MICHELI, FIGISC: PREZZI SU DI 1,0 EUROCENT/ LITRO I PROSSIMI GIORNI. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 70,0 % PER LA BENZINA E PER IL 68,3 % PER IL GASOLIO E NELL’INSIEME BEN 21,9 EUROCENT/LITRO DI IMPOSTE IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA
Maurizio MICHELI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni tecniche per un moderato INCREMENTO dei prezzi – in media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi giorni: «In una settimana, il GREGGIO BRENT di riferimento È SALITO DI +3,53 euro/barile, e, parallelamente con un CAMBIO EURO/DOLLARO IN ARRETRAMENTO, si attesta su euro/barile 30,93 rispetto ai 27,40 di venerdì scorso; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI È CRESCIUTA per la benzina di +1,4 e di +3,0 cent/litro per il gasolio [con IVA rispettivamente di +1,7 e +3,7 cent /litro]. Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 11 febbraio SONO DIMINUITI per la benzina [-1,9 cent/litro] ed in misura ridotta per il gasolio [-0,6 cent/litro], in media tra i due prodotti di -0,009 cent/litro – in linea con le nostre previsioni di venerdì scorso [variazioni in meno fino a 1,0 eurocent/litro nei quattro giorni successivi] e, nel dettaglio, per la modalità “self”, la variazione è pari a -2,1 cent/litro per la benzina ed a -0,9 cent/litro per il gasolio, e per la modalità “servito”, la variazione è invece pari a -3,7 cent/litro per la benzina ed a -2,4 cent/litro per il gasolio, anche se i prezzi di listino delle compagnie – che è cosa ben diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo anche la giornata odierna, una variazione di +0,1 cent/litro per la benzina e di +1,2 per il gasolio, a seguito dei recenti aumenti delle quotazioni internazionali dei prodotti finiti, che devono ancora riflettersi sui prezzi praticati man mano che si consumano le scorte acquistate a prezzi più bassi.
Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere per propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di 23,5/27,1 cent/litro in modalità “servito” e di 12,5/16,6 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].
In un mese esatto [ovverossia dal 19 gennaio 2016], le quotazioni internazionali del greggio sono salite di +3,5 cent/litro e quelle dei prodotti finiti sono variate di -2,9 cent/litro per la benzina e di +3,4 cent/litro per il gasolio [tutti valori con IVA], mentre i prezzi nazionali alla pompa sono variati di -4,3 cent/litro e di -3,3 cent /litro per il gasolio.
Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono i presupposti tecnici per PREZZI IN AUMENTO NEI PROSSIMI QUATTRO GIORNI, con variazioni massime entro 1,0 cent/litro in più nella media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito”.
Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con ASSOPETROLI-ASSOENERGIA – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che per la data del 15 febbraio lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti»” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +22,7 cent/litro per la benzina e +21,4 per il gasolio e le imposte incidono sul prezzo finale della benzina per il 70,04 % e per il 68,28 % su quello del gasolio.»
Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale di ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 12 febbraio al 18 febbraio i prezzi lungo la rete gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori di 11,5 cent/litro [tra un minimo di 10,7 ed un massimo di 12,2] alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria, sia per ambedue i prodotti che per le due modalità di servizio: tale differenza risulta in linea rispetto a quella registrata la scorsa settimana [12,0 cent/ litro] ed è determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, e dalle politiche commerciali della compagnie».