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METEO CARBURANTE: IL PREZZO CHE FA – 06.11.2015 – N. 40/2015

PREZZI CARBURANTI. MICHELI, FIGISC: PREZZI STABILI NEI PROSSIMI GIORNI. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 67,0 % PER LA BENZINA E PER IL 63,0 % PER IL GASOLIO E NELL’INSIEME BEN 22,5 EUROCENT/LITRO DI IMPOSTE IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA

Maurizio MICHELI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni tecniche per una STABILITÀ dei prezzi – in media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi giorni: «In una settimana, il greggio Brent di riferimento è CALATO SOLO DI 0,2 euro/barile, e parallelamente con un cambio euro/dollaro IN MARCATO ARRETRAMENTO, si attesta ancora su 44,09 euro/barile rispetto ai 44,25 di venerdì scorso; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI È SALITA di +0,3 cent/litro per la benzina e SALITA di +1,0 cent/litro per il gasolio [con IVA, rispettivamente, di +0,4 e di +1,2 cent/litro]. Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA IN MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 29 ottobre SONO AUMENTATI, sia per la benzina [+0,5 cent/litro] che per il gasolio [+1,0 cent/litro] in linea per i primi quattro giorni con la nostra previsione di venerdì scorso [variazioni entro +1,0 cent/litro], e, nel dettaglio, per la modalità “self”, la variazione è pari a -0,1 cent/litro per la benzina ed a +0,1 cent/litro per il gasolio, e per la modalità “servito”, la variazione è pari a -0,2 cent/litro per la benzina ed a +0,1 cent/litro per il gasolio, anche se i prezzi “consigliati” dalle compagnie – che è cosa ben diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo anche la giornata odierna, una variazione in aumento di +1,3 cent /litro per la benzina e di +1,4 per il gasolio.

Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere per propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di 22,8/23,0 cent/litro in modalità “servito” e di 12,3/13,2 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].

In un mese esatto [ovverossia dal 6 ottobre 2015], le quotazioni internazionali del greggio sono aumentate di +1,8 cent/litro e quelle dei prodotti finiti sono variate di +1,2 cent/litro per la benzina e di +1,2 cent/litro per il gasolio [tutti valori ivati], mentre i prezzi nazionali alla pompa sono scesi di -1,2 cent/litro per la benzina e di -0,5 cent/litro per il gasolio.

Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono i presupposti tecnici – cambio valuta e quotazioni dei prodotti in standby – per PREZZI FERMI NEI PROSSIMI QUATTRO GIORNI, con variazioni contenute in più od in meno entro 0,5 cent/litro in più nella media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito”.

Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con Assopetroli-Assoenergia – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che in data 2 novembre lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti»” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +23,0 cent/litro per la benzina e +22,2 per il gasolio e le imposte incidono sul prezzo finale della benzina per il 67,0 % e per il 63,0 % su quello del gasolio

Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale di ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 30 ottobre al 5 novembre i prezzi lungo la rete gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori di 11,0 cent/litro alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria, sia per ambedue i prodotti che per le due modalità di servizio: tale differenza risulta in aumento rispetto a quella registrata la scorsa settimana [10,4 cent/litro] ed è determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, e dalle politiche commerciali della compagnie».

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