PREZZI CARBURANTI. MICHELI, FIGISC: PREZZI MEDIAMENTE STABILI I PROSSIMI GIORNI. SUI CARBURANTI IN ITALIA PESANO IMPOSTE PER IL 66,6 % PER LA BENZINA E PER IL 62,7 % PER IL GASOLIO E NELL’INSIEME BEN 22,6 EUROCENT/LITRO DI IMPOSTE IN PIÙ DELLA MEDIA DELL’UNIONE EUROPEA
Maurizio MICHELI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO per i prossimi giorni dichiara che vi sono le condizioni tecniche per una STABILITÀ dei prezzi – nella media del mix tra i prodotti benzina e gasolio – nei prossimi giorni: «In una settimana, il greggio Brent di riferimento è DIMINUITO DI POCO PIÙ di 0,5 euro/barile, e parallelamente con un cambio euro/dollaro IN ARRETRAMENTO, si attesta su 42,50 euro/barile rispetto ai 43,08 di venerdì scorso; la QUOTAZIONE INTERNAZIONALE MEDITERRANEO DEI PRODOTTI LAVORATI È SCESA di -0,4 cent /litro per la benzina e SALITA di +0,1 cent/litro per il gasolio [con IVA, rispettivamente, di -0,5 e di +0,1 cent/litro]. Rispetto alla dinamica dei prodotti sulla piazza internazionale del Mediterraneo, i PREZZI PRATICATI ALLA POMPA NELLA MEDIA TRA “SELF” E “SERVITO” IN ITALIA da giovedì 15 ottobre SONO DIMINUITI, sia per la benzina che per il gasolio di -1,3 cent/litro, e, nel dettaglio, per la modalità “self”, la variazione è pari a -1,4 cent/ litro sia per la benzina che per il gasolio, e per la modalità “servito”, la variazione è ancora pari a -1,4 cent/litro sia per la benzina che per il gasolio, in linea per i primi cinque giorni con la nostra previsione di venerdì scorso [variazioni entro +1,0 cent/litro], anche se i prezzi “consigliati” dalle compagnie – che è cosa ben diversa da quelli effettivamente praticati – hanno avuto, comprendendo anche la giornata odierna, una variazione in calo di -2,9 cent/litro per la benzina e di -2,0 per il gasolio.
Nella settimana, i prodotti in extrarete sono stati venduti dalle Compagnie petrolifere per propri gestori della rete di marchio – vincolati all’esclusiva di acquisto -, a prezzi di vendita mediamente più sostenuti nell’ordine di 25,6/27,0 cent/litro in modalità “servito” e di 14,8/16,8 in modalità “self” rispetto a quelli riservati agli operatori indipendenti [le “pompe bianche” e la grande distribuzione].
In un mese esatto [ovverossia dal 22 settembre 2015], le quotazioni internazionali del greggio sono aumentate di +0,1 cent/litro e quelle dei prodotti finiti sono variate di -2,6 cent/litro per la benzina e di -2,6 cent/litro per il gasolio [tutti valori con IVA], mentre i prezzi nazionali alla pompa sono scesi di -1,5 cent/litro per la benzina e di -1,4 cent/litro per il gasolio.
Pertanto, a meno di drastiche variazioni in più od in meno delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro/dollaro, vi sono i presupposti tecnici – fondamentali internazionali di mercato poco mossi sia per il greggio che per i prodotti finiti, unitamente a margini industriali equilibrati – per PREZZI FERMI NEI PROSSIMI QUATTRO GIORNI, con variazioni contenute entro 0,5 cent/litro in più od in meno nella media dei due prodotti benzina e gasolio e delle due modalità di servizio “self” e “servito”.
Al monitoraggio – effettuato in collaborazione con Assopetroli-Assoenergia – dei prezzi pubblicati dalla Commissione Europea risulta che in data 19 ottobre lo “stacco Italia delle imposte sui carburanti»” [ovvero quante imposte si pagano di più in Italia rispetto alla media dei 28 Paesi U.E.] è di +23,3 cent/litro per la benzina e +22,2 per il gasolio e le imposte incidono sul prezzo finale della benzina per il 66,6 % e per il 62,7 % su quello del gasolio.»
Per quanto attiene ai prezzi praticati in autostrada, Stefano CANTARELLI, il Presidente Nazionale di ANISA CONFCOMMERCIO, l’organizzazione che raggruppa i gestori delle aree di servizio della rete autostradale sottolinea che «Nella settimana dal 16 ottobre al 22 ottobre i prezzi lungo la rete gerarchica più rilevante per il Paese sono stati mediamente superiori di 10,0 cent/litro alla media di quelli praticati sulla rete “colorata” della viabilità ordinaria, sia per ambedue i prodotti che per le due modalità di servizio: tale differenza risulta quasi inferiore di 1 cent/litro rispetto a quella registrata la scorsa settimana [10,8 cent/litro] ed è determinata anzitutto dal meccanismo delle royalty a favore dei Concessionari che pesano sul prezzo finale, e dalle politiche commerciali della compagnie».