BENZINA:GESTORI DENUNCIANO PRECETTAZIONI A GARANTE SCIOPERI
BENZINA: GESTORI DENUNCIANO PRECETTAZIONI A GARANTE SCIOPERI(ANSA) – ROMA, 5 GIU – In vista dello sciopero dei benzinai che scattera’ stasera, le organizzazioni dei gestori denunciano ”irregolarita”’ da parte di Regioni e Comuni che, in diversi casi, avrebbero precettato gli impianti non rispettando gli accordi presi per garantire il servizio minimo indispensabile e violando, secondo i rappresentanti sindacali, il diritto allo sciopero garantito dalla Costituzione. Fegica-Cisl, Aisa-Confesercenti e Anisa-Confcommercio hanno inviato una segnalazione in tal senso al presidente della Commissione di Garanzia per gli scioperi, Antonio Martone, al presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, a tutti i presidenti delle Regioni e agli assessori regionali competenti, al presidente dell’Anci Leonardo Domenici, a tutti i prefetti, e per conoscenza al premier Romano Prodi, al ministro degli Interni Giuliano Amato e al ministro dello Sviluppo economico, Pierluigi Bersani. Le organizzazioni chiedono ”un’azione che ripristini le condizioni minime al regolare svolgimento delle agitazioni nei termini previsti dalla Commissione di garanzia” sugli scioperi.Altrimenti si dicono pronte ”a promuovere una nuova e piu’ insistita iniziativa sindacale”.(ANSA). BENZINA: GESTORI DENUNCIANO PRECETTAZIONI A GARANTE SCIOPERI(2)(ANSA) – ROMA, 5 GIU – Nella loro comunicazione i gestori spiegano che la regolamentazione provvisoria per garantire i servizi indispensabili prevede, durante lo sciopero, l’apertura sulle autostrade di un impianto ogni 100 e, sulla rete stradale, del 50% di quelli aperti per turno durante i giorni festivi. Riguardo agli impianti in autostrada, i gestori lamentano che ”i presidenti delle Regioni agiscono come se ciascuna Regione fosse uno Stato indipendente: cioe’, senza porsi alcun interrogativo sulla interazione fra impianti posti sul territorio di propria competenza e quelli posti nella Regione confinante”. Rispetto ai distributori su rete stradale, secondo i gestori ”risulta assai diffuso su tutto il territorio nazionale l’applicazione da parte dei Comuni, a cominciare da quello di Roma, che prevede l’individuazione del 50% tout court degli esercizi, vale a dire 1 su 2, e non il 50% di quelli aperti nei giorni festivi. Nel Comune di Roma, ad esempio, la corretta applicazione vorrebbe una segnalazione al 12,5% degli esercizi e non al 50%, cosi’ come sta avvenendo”. (ANSA).