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METEO CARBURANTE: IL PREZZO CHE FA – 16 MARZO 2012 – N. 11/2012

Prezzi carburanti. Squeri, FIGISC: “A febbraio tonfo del 19 % dei consumi di carburanti. Prezzi stabili nei prossimi giorni”

“In un anno” dichiara Luca SQUERI, Presidente Nazionale di FIGISC CONFCOMMERCIO “i prezzi sono aumentati mediamente tra i prodotti di circa 30 centesimi/litro: di questi, 9 sono responsabilità dell’aumento dei prezzi internazionali del greggio, ma ben 21 sono dovuti all’aumento delle imposte: una stangata che vale da sola il 70 % dell’aumento che pesa sulle tasche degli automobilisti. Il risultato è che nel mese di febbraio i consumi sono diminuiti rispetto allo stesso mese dell’anno precedente di ben il 15 % (ma secondo i nostri calcoli di quasi il 19 %), e nel primo bimestre si sono persi ufficialmente circa 570 milioni di litri, un dato che però si stima assai più pesante (circa 750 milioni di litri) tenendo conto che tra gennaio e febbraio 2012 ci sono due giornate lavorative in più rispetto allo stesso periodo del 2011.”

“L’analisi dei dati dell’ultima settimana” prosegue Squeri “rileva che la quotazione del greggio Brent spot è risalita di poco (+1,22 % rispetto alla scorsa settimana), acquistando 1,15 euro/ barile (+0,009 euro/litro) con un cambio euro/dollaro stabile; il mercato dei prodotti ‘finiti’ Platt’s ha fatto registrare variazioni in pesante aumento sia per benzina (+0,036 euro/litro) che per il gasolio (+0,033 euro/litro). I prezzi medi Italia, da sabato 10 marzo, si sono movimentati in crescendo, con aumenti della benzina di ben +0,022 euro/litro e di +0,013 euro/litro per il gasolio. In questo stillicidio al rialzo, almeno le variazioni del mercato internazionale del Platt’s non sono state trasferite interamente sui prezzi interni, così che il prezzo della benzina risulta oggi inferiore di 0,014 euro/litro e quello del gasolio di 0,020 euro/litro rispetto alla dinamica internazionale. I prezzi medi REALI (non quelli che potremmo definire “di listino” e che ordinariamente vengono citati nelle polemiche mediatiche) della rete tradizionale sono risultati dell’ordine di 1,817 euro/litro per la benzina e 1,733 per il gasolio: un gap con le ‘pompe bianche’ tra i 6,4 ed i 7,3 eurocent/litro e non certo di 12 eurocent come di solito si sente dire quando si paragonano impropriamente con i prezzi di listino”. SQUERI per i prossimi giorni prevede una relativa stabilità dei prezzi: “Mentre le quotazioni del greggio Brent (che è il greggio di riferimento per l’Europa) sono posizionate su 123,17 dollari/barile (94,33 euro/barile, 0,593 euro/litro, -0,009 euro/litro sul giorno precedente), le ultime chiusure del Platt’s hanno fatto finalmente registrare variazioni in diminuzione di circa 1,o eurocent/litro per ambedue i prodotti. Considerando che i precedenti aumenti non erano ancora stati scaricati integralmente sul prezzo interno, ci si può attendere per i prossimi tre/ quattro giorni una sostanziale stabilità dei prezzi.”

I dati di sintesi –

Per quanto riguarda l’ultima settimana, le quotazioni del greggio sono moderatamente cresciute (+1,22 euro al barile), il tasso di cambio euro/dollaro è rimasto quasi stabile, attestandosi su 1,31 dollari per 1 euro. Sul mercato interno, i prezzi alla pompa per la benzina (prodotto che sul mercato Platt’s è cresciuto di +0,036 euro/litro) aumentano di +0,022 euro/litro e di +0,013 per il gasolio (che sul mercato Platt’s è salito di +0,033 euro/litro). Nel panorama europeo dei prezzi, l’Italia – in una classifica decrescente dal prezzo più caro a quello meno caro – si attesta al 12.03.2012 al primo posto per il prezzo della benzina e rimane al secondo per quello del gasolio, con uno “stacco” reale del prezzo industriale con l’Europa pari a 0,009 euro/litro per la benzina ed a +0,028 euro/litro per il gasolio.

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