METEO CARBURANTI: IL PREZZO CHE FA – OSSERVATORIO SETTIMANALE PREZZI 07.01.2011
PREZZI CARBURANTI. SQUERI, FIGISC: “ANCORA SOSTENUTI I FONDAMENTALI INTERNAZIONALI. PER I PROSSIMI GIORNI PREVISTI AUMENTI DI 1,5 CENTESIMI”
“Negli otto giorni appena trascorsi, oltre ad una modesta variazione in aumento delle quotazioni del greggio (appena +0,88 euro/barile) e ad un minimissimo apprezzamento del cambio, il mercato ha registrato una sostanziale stabilità dei prezzi internazionali dei prodotti ‘finiti’: il Platt’s benzina, infatti, ha guadagnato solo +0,002 euro/litro con IVA, mentre il Platt’s gasolio è rimasto stazionario. Rispetto a questo andamento, il prezzo Italia è, invece, aumentato di +0,005 euro/litro per la benzina e di +0,006 euro/litro per il gasolio. Lo scarto tra incrementi o stabilità internazionali ed incrementi nazionali è, dunque, per questi otto giorni di 0,003 euro/litro per la benzina e di 0,006 per il gasolio, un valore, però, che va letto nel contesto del gioco dei recuperi e delle perdite delle ultime tre settimane: il dato finale è che sulla benzina non sono stati scaricati sul mercato interno aumenti internazionali per circa 0,7 eurocent/litro e che sul gasolio, invece, sono stati scaricati 0,8 eurocent/litro in più rispetto alle variazioni internazionali. Un saldo, dunque, neutro per il Consumatore” afferma Luca SQUERI, Presidente Nazionale FIGISC CONFCOMMERCIO, che per la prossima settimana prevede un aumento dei prezzi: “Il cambio con il dollaro ha avuto ieri uno scivolone, inoltre negli ultimi due giorni il Platt’s è aumentato tra i 2,1 ed i 2,3 eurocent/litro, a seconda del prodotto: ragionevole e legittimo attendersi per i prossimi giorni aumenti dei prezzi attorno a 1,5 centesimi”.
“A bilancio di fine anno” annuncia SQUERI “tutti gli Europei hanno pagato per carburanti nel 2010 più che nel 2009, come effetto sia degli incrementi dei prezzi della materia prima e dei prodotti lavorati, sia di interventi degli Stati sulle accise o sull’IVA (circa 41,5 miliardi di euro nei soli 15 Paesi membri prima dell’allargamento 2004): tuttavia, gli Italiani sono tra quelli che, con i Tedeschi, hanno pagato di meno (circa 0,131 euro/litro), e, non essendoci stati interventi governativi di aggravio delle imposte, sui prezzi si è risentito almeno solo l’esatto adeguamento dei rincari del mercato internazionale.”
I DATI DI SINTESI –
Per quanto riguarda gli ultimi otto giorni (il numero precedente dell’Osservatorio era uscito anticipatamente il 30 dicembre), le quotazioni del greggio sono solo lievemente aumentate (+0,88 euro al barile), con sostanziale stabilità del cambio, rimasto ancorato a 1,32 dollari per 1 euro. Sul mercato interno, i prezzi alla pompa della benzina hanno fatto registrare un aumento di +0,005 euro/litro con IVA per la benzina (che sul mercato Platt’s registra un più contenuto aumento di 0,002 euro /litro con IVA) ed un aumento di +0,006 euro/litro con IVA per il gasolio (che sul mercato Platt’s è rimasto fermo). Nel panorama europeo dei prezzi, l’Italia – in una classifica decrescente dal prezzo più caro a quello meno caro – è posizionata al decimo posto per il prezzo della benzina ed al quinto posto per il prezzo del gasolio.